Krugman: perché deflazione e taglio salariale sono inutili e dannosi

Ecco Krugman che ci spiega come un taglio salariale e l’avvento della famigerata deflazione sia inutile, anzi, dannosa:

Sì, nel modello standard AS-AD, un alto tasso di disoccupazione porta un abbassamento dei salari e dei prezzi, il che, alla fine, riporta l’economia alla piena occupazione. Ma come avviene ciò? Non certo perché tagliare i salari aumenta la quantità di lavoro richiesto – Keynes capì perfettamente questo punto molto prima che scrivesse la Teoria Generale: “O ancora, se un particolare produttore o una particolare nazione tagliasse i salari, allora, fino a che nessun altro segua il suo esempio, quel produttore o quella nazione sono in grado di ottenere un vantaggio nel commercio. Ma se i salari vengono tagliati da tutti, il potere di acquisto di una comunità intera viene ridotta della stessa grandezza di quanto si siano ridotti i costi”

No, l’unico motivo per cui la deflazione “funziona” nel modello standard è perché aumenta l’offerta monetaria reale, il che porta ad abbassare i tassi di interesse; in effetti, agisce come una politica monetaria espansiva. Ma, come nel caso del Giappone, un espansione monetaria è del tutto inefficace, perché il paese si trova in una trappola di liquidità, a meno che possa aumentare le aspettative del livello di inflazione in futuro. La deflazione certamente non aiuterà. Infatti, aggravando il peso del debito reale, finisce col peggiorare le cose.

Dato che anche l’eurozona si trova in una trappola di liquidità, con tassi di interesse ormai prossimi allo zero, il tutto si applica perfettamente anche alla situazione de noiatri.

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